Le conosciamo come le Tre Grazie, ma cosa sappiamo di loro? Figlie di Zeus, le Grazie presiedevano ai banchetti e alle danze, regalavano momenti di gioia agli dei e ai mortali, cantavano e ballavano per gli dei sul monte Olimpo. E come le Muse sapevano donare ad artisti e poeti la capacità di creare bellissime opere d’arte, diventandone uno dei soggetti preferiti, dalle celebri sculture del Canova ai vivaci dipinti di Raffaello, Rubens, Botticelli. Recuperare questa immagine in una piccola scultura come un gioiello significa quindi ricercare la bellezza, seguire i canoni estetici più classici, esaltare la perfezione. Di solito raffigurate come tre giovani vergini, le Grazie sono state sempre rappresentate abbracciate, quasi a simboleggiare una comunione di affetti e sensualità: significati preziosi che questi raffinati gioielli vogliono rievocare.
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Sandro Botticelli
1482 circa
Tempera su tavola
Galleria degli Uffizi, Firenze