L’ambra è la resina fossilizzata di grandi alberi preistorici, soprattutto conifere come pini, abeti, sequoie; la resina, colando lungo i tronchi, intrappolava piccoli animali, in particolare insetti e resti vegetali, che costituiscono le cosiddette inclusioni.
I secoli ci hanno però tramandato diverse fantastiche storie che ne spiegherebbero l’origine. L’ambra si trova oggi in varie parti del mondo e di diverse età; sepolta sotto strati di terra e di sabbia, torna alla luce con le sue affascinanti trasparenze.
L’ambra del Baltico, residuo fossile di grandi conifere, è ricca di bollicine d’aria, si presenta opaca e con colori dal bianco al giallo chiaro.
Da millenni è usata per creare gioielli e si dice che, a contatto della pelle, abbia diversi effetti terapeutici: accelera la guarigione delle ferite, allevia il mal di testa, migliora il funzionamento della tiroide e della circolazione sanguigna, riduce l’infiammazione di gola e orecchio, calma le patologie respiratorie e ha effetti calmanti sul sistema nervoso, favorendo il sonno.