Non c’è pietra più affascinante dell’opale con le sue trasparenze, i giochi di colore, le trasformazioni di luce.
E infatti il nome opale deriverebbe dal latino “opalus”, che a sua volta deriva dal greco “opallios” e significa “vedere un cambiamento”.
Gli antichi Greci credevano che l’opale incarnasse addirittura la capacità di prevedere il futuro, mentre nella cultura araba gli opali erano gemme cadute dal cielo con un fulmine e per questo in grado di proteggere proprio dai fulmini e di donare la capacità di essere invisibili.
Le migliori miniere di opale sono in Australia dove questa pietra era venerata soprattutto dalle tribù della regione di Andamooka, nel sud del paese, che la collegavano al mito della creazione del mondo.
In realtà l’origine dell’opale è legata ad un particolare evento geologico che portò all’emersione del “Great Australian Basin”, in un´area un tempo occupata da un vasto mare interno.
Da qui provengono gli opali più belli del mondo come quello, famosissimo, del peso di ben 203 carati che il governo australiano regalò alla Regina Elisabetta II d’Inghilterra in occasione della sua prima visita nel sud dell’Australia, negli anni ’50, e che è conosciuto proprio con il nome di Andamooka Opal.