Improvvisamente, le confezioni di gardenie anonime che Alma riceveva il lunedì non vennero più recapitate, proprio nel momento in cui l’avrebbero rallegrata di più, ma lei non sembrò accorgersene.
Dall’ultima fuga usciva pochissimo.
Se non fosse stato per Irina, Seth, Lenny e Cathy che la strappavano all’inattività, si sarebbe reclusa come un eremita.
Venne meno l’interesse per la lettura, per le serie televisive, per l’orto di Victor Vikashev e per gli altri impegni che riempivano le sue ore.
Da “L’amante giapponese” di Isabel Allende