La salita sulla montagna le era sembrata anche troppo breve. Certo non aveva faticato granchè, anzi non aveva faticato proprio: in groppa all’orso aveva ammirato il panorama e preservato le energie. Che bellezza!
Arrivò in cima che il sole era già alto nel cielo. L’orso la scaricò guardingo e le disse: “Devo andare, tra poco qui si riempirà di sciatori, bambini allegri e tanta gente che giocherà con la neve. Si spaventerebbero se mi vedessero qui. Io vado a nascondermi nella mia tana e se vuoi un consiglio fallo anche tu: mettiti sotto quel cespuglio di pungitopo, tra le bacche. Nessuno ti vedrà. Così potrai guardare cosa fanno gli uomini con la neve e potrai riposarti un po’ prima di ripartire”
La tartaruga Gina lo salutò e lo ringraziò per il passaggio e per i consigli che subito seguì alla lettera.
Piano piano si diresse sotto il pungitopo, si sistemò ben bene tra il muschio e la neve e aspettò.