Intanto Pietro l’aveva portata dentro casa e anche lì, la tartaruga Gina, diventava matta: addobbi d’oro e d’argento, luci e lucette, un altro albero. Era un po’ più piccolo, ovvio, era dentro la casa, ma per Gina era comunque molto grande perché lei guardava tutto da sotto in su. E da sotto in su tutto sembra gigante.
Pietro l’aveva appoggiata sul pavimento e lei non osava muoversi: sentiva un bel calduccio e vide le fiamme del camino acceso.
Mmmm questa casa di Pietro le piaceva proprio: erano tutti felici e sorridenti e la stavano trattando come una regina. E pensare che lei era stata chiusa nella sua tana così tanto tempo per paura del mondo.
E invece il mondo era proprio bello.
Le piaceva quella casa e le piaceva stare lì. E le piacque ancora di più quando Pietro le portò da mangiare: un piattino con una bella insalatina fresca e pulita, non quella che lei trovava nei prati che era sporca e amara. Si mise a mangiare tutta contenta mentre tutti la guardavano: Pietro e la mamma, ma c’erano anche il papà e la sorella di Pietro, Margherita.
La tartaruga Gina mangiava, aveva una fame da lupi, e tutti la guardavano incuriositi.
Ma come, non avevano mai visto una tartaruga? Beh, lei non aveva mai visto gli slittini….